Sarrabus Experience 26 Febbraio 2021

Nuovo trail nuova corsa, grazie agli amici del Sarrabus, zona omonima della costa sud orientale con un indice di popolazione intorno ai 25 abitanti a chilometro quadrato, quanto basta per capire quanto il territorio sia selvaggio. I comuni appartenenti a questa regione sono Burcei, Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu e Villassimius. Ed è proprio in questi territori che si sviluppano principalmente i percorsi proposti dal comandante di questo Trail chiamato Sarrabus Experience Andrea Simbula. Andrea decide di cimentarsi nella realizzazione di questo evento perché è da parecchi anni che ci pensa, pensate che nel 2010 riscopre il piacere di andare in bicicletta e nel 2015 alla prima MyLand scopre un nuovo mondo, il mondo dei Trail ma non vi partecipa perché ancora troppo presto. Nel 2017 alla soglia dei cinquant’anni decide che è arrivato il momento “ora o mai più”, insieme a un suo amico si iscrivono alla MyLand, alla via dei sassi e nell’estate del 2017 al Sarrabus trail di Amos Cardia. E’ li che scocca la scintilla, tutto il resto è il big bang del Sarrabus Experience. Quattro percorsi inediti, tutti pedalabili e con poco spintage come lo chiama Andrea, adatto ai neofiti e ai piu esperti.

New trail new race, thanks to the friends of Sarrabus, an area of ​​the same name on the south-eastern coast with a population index of around 25 inhabitants per square kilometer, just enough to understand how wild the territory is. The municipalities belonging to this region are Burcei, Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu and Villassimius. And it is precisely in these territories that the routes proposed by the commander of this Trail called Sarrabus Experience Andrea Simbula mainly develop. Andrea decides to try his hand at the realization of this event because he has been thinking about it for several years, think that in 2010 he rediscovers the pleasure of cycling and in 2015 at the first MyLand he discovers a new world, the world of Trail, but he does not participate because he still too soon. In 2017, at the age of fifty, he decides that the "now or never" time has come, together with a friend of his they sign up for MyLand, via sei sassi and in the summer of 2017 for the Sarrabus trail in Amos Cardia. That's where the spark comes, everything else is the big bang of the Sarrabus Experience. Four new routes, all pedaled and with little spintage as Andrea calls it, suitable for beginners and the more experienced.

Muravera Capitale delle arance
Muravera Capitale delle arance
Asfodelo
Asfodelo
Rosmarino
Rosmarino
Euforbia
Euforbia

I percorsi proposti sono quattro. Easy, il più corto, 100 km con 1700 metri di dislivello, per chi intende avvicinarsi ai trail e capire di cosa si parla, un mix di avventura e piccole difficoltà da affrontare e acquisire con un minimo di autonomia. Il Green, 150 km 2700 D+, percorso per non più principianti, per quelle persone che si vogliono godere in tutta tranquillità e senza troppi sforzi un fine settimana di trail in felicità e spensieratezza. Yellow, 170 km e 4500 D+, qui le cose incominciano a farsi serie, non è più una passeggiata, la preparazione atletica e differente dagli altri due percorsi, qui la testa incomincia a essere più importante dell’aspetto fisico. Per finire la Red, 300 km e 8000 D+, questo trail per eccellenza è il migliore in assoluto di tutte le distanze, copre tutti gli altri, la preparazione psicofisica è ai massimi livelli, chi affronta questo tipo di percorso è preparato a sopportare lunghe ore di sella e fatica fino allo sfinimento.

The proposed routes are four. Easy, the shortest, 100 km with 1700 meters of altitude difference, for those who want to approach the trails and understand what they are talking about, a mix of adventure and small difficulties to be faced and acquired with a minimum of autonomy. The Green, 150 km 2700 D +, route for no longer beginners, for those people who want to enjoy a weekend of trail in happiness and carefree in complete tranquility and without too much effort. Yellow, 170 km and 4500 D +, here things start to get serious, it's no longer a walk, the athletic training is different from the other two routes, here the head begins to be more important than the physical aspect. To finish the Red, 300 km and 8000 D +, this trail par excellence is the absolute best of all distances, it covers all the others, the psychophysical preparation is at the highest levels, those who tackle this type of route are prepared to endure long hours saddle and fatigue to exhaustion.

Decido di partecipare al Green perché ormai dopo anni a percorrere le lunghe distanze, ho intrapreso un nuovo percorso di vita nei trail. Cinquanta sessanta chilometri al giorno, godendo a pieno quello che offre il territorio. Lunghe pause in silenzio lungo il percorso aiutano a migliorare le prestazioni. Si riesce a stabilire un contatto più diretto con la natura, si riesce a instaurare come in un rapporto tantrico un vero e proprio stato di estasi. Il corpo gode a pieno di ogni emozione che la natura è in grado di offrire. Il corpo e l’anima si rigenerano. Arrivo in zona il giorno prima, vado al quartier generale a Muravera e ritiro il pacco gara. Qui incontro Antonio Azara il mio amico escursionista di Santa Teresa Gallura. Abbiamo preso un B&B in una struttura di Castiadas una stanza dove passare la notte. Compriamo una pizza e visto l’orario ormai tardo e con il coprifuoco ormai imminente decidiamo di andare all’alloggio a consumare il cibo acquistato. Li incontriamo altri due ragazzi, novelli nei Trail, per loro è il primo, sono Bruno Addis e Giuseppe Chighini entrambi di Olbia. La partenza è alla francese, il cancello è abbastanza ampio e decidiamo di partire alle otto e mezza. Bruno, Giuseppe, Renato e Pinuccio sono partiti mezz’ora prima di noi, le regole anti covid impongono la partenza alla spicciolata. Consapevoli di questo, partiamo separati. Foto di rito e via. I primi sedici chilometri sono praticamente pianura, attraversiamo il centro abitato di Villaputzu per proseguire verso lo stagno Sa Praia e Porto Corallo e Porto Tramatzu, qui una piccola e impegnativa salita ci porta subito in quota per godere del primo tra i tanti spettacolari panorami di questo viaggio. Alcune salite e discese ci portano in al villaggio minerario in località Brecca, qui negli anni d’oro dell’espansione mineraria in Sardegna estraevano piombo, argento e antimonio. Ed è proprio in questa zona che ci incontriamo di nuovo tutti. Discesone verso il Flumendosa per poi entrare a San Vito. 

I decide to participate in the Green because now after years of traveling long distances, I have embarked on a new path of life in the trails. Fifty sixty kilometers a day, fully enjoying what the territory offers. Long, silent pauses along the way help improve performance. It is possible to establish a more direct contact with nature, it is possible to establish a real state of ecstasy as in a tantric relationship. The body fully enjoys every emotion that nature is able to offer. The body and soul regenerate. I arrive in the area the day before, go to the headquarters in Muravera and collect the race pack. Here I meet Antonio Azara, my hiker friend from Santa Teresa Gallura. We took a B&B in a structure in Castiadas, a room to spend the night. We buy a pizza and since the time is now late and with the curfew now imminent we decide to go to the accommodation to consume the food purchased. We meet two other guys, new to the Trail, for them it is the first, they are Bruno Addis and Giuseppe Chighini both from Olbia. The departure is French, the gate is quite wide and we decide to leave at half past eight. Bruno, Giuseppe, Renato and Pinuccio left half an hour before us, the anti covid rules require the departure in dribs and drabs. Aware of this, we leave separately. Photo of the ritual and on. The first sixteen kilometers are practically flat, we cross the town of Villaputzu to continue towards the Sa Praia pond and Porto Corallo and Porto Tramatzu, here a small and challenging climb takes us immediately to the top to enjoy the first of the many spectacular views of this travel. Some climbs and descents take us to the mining village in the locality of Brecca, here in the golden years of mining expansion in Sardinia they extracted lead, silver and antimony. And it is precisely in this area that we all meet again. Descent towards the Flumendosa and then enter San Vito.

Primo panorama
Primo panorama
Pilone nuova SS 125
Pilone nuova SS 125
Il green
Il green
Il silenzio
Il silenzio
Renato a San Vito
Renato a San Vito

Pausa rifornimenti al panificio Marteddu, mangiamo qualcosa e si riparte. Qui inizia il vero Trail, da San Vito in poi ci attendono circa cinquanta chilometri di foresta fino a Tuerra primo centro abitato. La salita è lunga, il pezzo più impegnativo inizia al chilometro 42, la salita porta verso passo denominato Arcu è Mauru. Mangiamo e beviamo qualcosa e scendiamo. Una ventina di tornanti ci portano da quota 600 a 150 in appena tre chilometri di strada bianca, in alcuni punti la pendenza era superiore al 25%. A fine discesa imbocchiamo una pianura ricca di campi di agrumi, dove come dice il proverbio “l’occasione fa l’uomo ladro” e soprattutto “un’arancia al giorno toglie il medico di torno” abbiamo mangiato e siamo ripartiti verso il borgo antico di Castiadas. Ottanta chilometri dalla partenza, svolta a sinistra e tutti e sei ci siamo diretti verso il nostro alloggio, quello di ieri sera la Casa per ferie Villaggio Carovana. Qui una delle responsabili ci presta la sua macchina per andare a Olia Speciosa a comprare un po' di carne da fare arrosto nel barbecue della struttura.

Refueling break at the Marteddu bakery, let's eat something and off we go. Here begins the real Trail, from San Vito onwards there are about fifty kilometers of forest up to Tuerra, the first inhabited center. The climb is long, the most challenging part begins at kilometer 42, the climb leads to the pass called Arcu è Mauru. We eat and drink something and go down. About twenty hairpin bends take us from an altitude of 600 to 150 in just three kilometers of gravel road, in some places the gradient was more than 25%. At the end of the descent we take a plain full of citrus fields, where as the saying goes "opportunity makes the thief" and above all "an orange a day keeps the doctor away" we ate and left for the ancient village by Castiadas. Eighty kilometers from the start, turn left and all six of us headed to our accommodation, the one last night, the Villaggio Carovana holiday home. Here one of the managers lends us her car to go to Olia Speciosa to buy some meat to roast in the structure's barbecue.

Recuperando energie
Recuperando energie
anche qui
anche qui
Nooo la salita
Nooo la salita
A fine salita
A fine salita
Forse non è ancora finita
Forse non è ancora finita
Adesso si che è finita
Adesso si che è finita
La vedo in salita
La vedo in salita

La mattina seguente si parte presto, la nebbia ci avvolge, la sensazione è bella, ci fermiamo e ci copriamo bene con gli impermeabili per evitare che la nebbia ci bagni completamente. Ci fermiamo per alcune foto davanti alle vecchie carceri di Castiadas, qui incontriamo Francesco Cireddu e Marianna Cantara di S’Olia e S’Arangiu che durante la partecipazione al Belvì Trail ci hanno ospitato nel loro B&B di Villaputzu rimanendo svegli fino al nostro arrivo alle tre del mattino. E neanche a farlo apposta, chi ci raggiunge? L’ex sindaco di Belvì Sebastiano Casula e il suo amico Franco Manca. Pedaliamo praticamente insieme e ogni tanto scambiamo qualche parola. Anche oggi una lunga salita ci porta in quota a circa 725 metri di altitudine e più precisamente alle antenne di Monte Minniminni con una pendenza massima di 24%. Qui incontriamo una buona parte dei partecipanti ferma a ristorarsi dopo la grande fatica della salita, c’è caldo, qualcuno ne approfitta per sdraiarsi e recuperare un po' di energie, alcuni si tolgono le scarpe altri fanno foto.

The next morning we leave early, the fog envelops us, the feeling is beautiful, we stop and cover ourselves well with raincoats to prevent the fog from bathing us completely. We stop for some photos in front of the old prisons of Castiadas, here we meet Francesco Cireddu and Marianna Cantara di S'Olia and S'Arangiu who, during their participation in the Belvì Trail, hosted us in their B&B in Villaputzu, staying awake until our arrival at three o'clock. of the morning. And even to do it on purpose, who will reach us? The former mayor of Belvì Sebastiano Casula and his friend Franco Manca. We ride practically together and every now and then we exchange a few words. Even today a long climb takes us up to about 725 meters above sea level and more precisely to the antennas of Monte Minniminni with a maximum gradient of 24%. Here we meet a good part of the participants stop to refresh themselves after the great effort of the climb, it is hot, some take the opportunity to lie down and recover some energy, some take off their shoes, others take pictures.

La nebbia agli irti colli....
La nebbia agli irti colli....
piovigginando sale
piovigginando sale
e sotto il maestrale
e sotto il maestrale

Ci troviamo al chilometro 90, dieci dalla partenza di questa mattina, sono circa le 10 e 30 del mattino, ci aspetta una difficile e impegnativa discesa. Partiamo distanziati, ho paura di cadere in discesa e lascio almeno cinquanta metri davanti e dietro di distanza tra un atleta e l’altro, questo perché in caso di caduta mia, sono sicuro che nessuno mi passerà sopra e se dovesse cadere quello davanti sarò sicuro di avere tutto il tempo per fermarmi e non passargli sopra. Finita la mulattiera con il fondo messo malissimo, preciso l’unico di tutto il tracciato, un tratto in leggera discesa ci porta fino alle porte di Villasimius dove ci fermiamo in centro per fare un a ricca colazione e quasi pranzo. Manca ancora un po' per pranzo, riforniamo di acqua e viveri e ripartiamo in direzione Punta Molentis. Foto e tante foto, la giornata è ideale per farne tante, manca il vento e di conseguenza il mare è piatto.

We are at kilometer 90, ten from this morning's departure, it is around 10.30 am, a difficult and demanding descent awaits us. We start at a distance, I'm afraid of falling downhill and I leave at least fifty meters in front and behind of distance between one athlete and the other, this is because in case of my fall, I'm sure that no one will pass over me and if the one in front falls I will be safe to have plenty of time to stop and not walk over it. At the end of the mule track with the bottom in very bad shape, precisely the only one of the whole track, a slightly downhill stretch takes us to the gates of Villasimius where we stop in the center to have a hearty breakfast and almost lunch. There is still a little left for lunch, we supply water and food and leave again in the direction of Punta Molentis. Photos and lots of photos, the day is ideal for making lots of them, there is no wind and consequently the sea is flat.

Eravamo quattro amici al bar...

Eravamo quattro amici al bar...

Punta Molentis

Punta Molentis

Alcuni sentieri interni alla macchia ci portano fino a Monte Turnu e la spiaggia di San Pietro. Alcuni chilometri dopo arriviamo a Costa Rei e Porto Pirastu a capo Ferrato. È proprio qui, fino a ora il tracciato è stato completamente pedalabile, abbiamo deciso di scendere e camminare a piedi. E più precisamente da Cala Sa Figu fino a Cala de Portu s’ilixi, però ne è valsa veramente la pena arrivarci, non sembravamo neanche sulla terra. Un luogo così bello da far invidia anche ai documentari più belli di Nationl Geographic. Qui qualcuno dei partecipanti ha deciso di mettere i piedi a mollo in acqua, ricordo Sebastiano e Franco sono già in acqua, Roberto e Salvatore anche loro in acqua a rinfrescare le articolazioni. Ero tentato ma ho desistito. Mangiamo qualcosa e ripartiamo.

Some paths inside the scrub lead us to Monte Turnu and the beach of San Pietro. A few kilometers later we arrive at Costa Rei and Porto Pirastu at Capo Ferrato. It is right here, until now the track has been completely pedaled, we decided to go down and walk on foot. And more precisely from Cala Sa Figu to Cala de Portu s’ilixi, but it was really worth it to get there, we didn't even seem on earth. A place so beautiful that even the most beautiful documentaries of Nationl Geographic are envied. Here some of the participants decided to soak their feet in the water, I remember Sebastiano and Franco are already in the water, Roberto and Salvatore are also in the water to refresh their joints. I was tempted but I gave up. We eat something and leave.

Spiaggia di San Pietro
Spiaggia di San Pietro
Cala Sa figu
Cala Sa figu
Cala Portu S'ilixi
Cala Portu S'ilixi
Nationl Geographic
Nationl Geographic
pediluvi
pediluvi

Appena scolliniamo, lo sguardo vola verso Muravera, la pianura con a destra lo stagno di Feraxi e dopo quello di Colostrai ci riempie di energia e si vola verso il traguardo. Circa venti chilometri ci mancano per arrivare al quartier generale. Il gruppetto si sgretola Bruno e Giuseppe partono in volata e non li riprendiamo più, il resto del gruppo è composto da Renato, Pinuccio, Antonio, Sebastiano, Franco e io. Pedaliamo come se fossimo in testa al gruppo, stile tappa del giro d’Italia, la lotta per la maglia rosa. In un batter di ciglio siamo a mezzo chilometro dall’arrivo e in uno sprint finale ognuno cerca di arrivare primo. Non ho mai pedalato così veloce in nessun trail, ma la foga del gruppetto e lunga amicizia che lega ognuno di noi ci ha portato a pedalare il più forte possibile. Renato che è sempre stato dietro in tutto il giro, con uno scatto felino sorpassa tutti e arriva primo a seguire Franco, Sebastiano, Antonio, io e Pinuccio. All’arrivo abbiamo presentato domanda per verificare la VAR e verificare alcune irregolarità di alcuni partecipanti, soprattutto il teletrasporto di Renato. Arriviamo felici e spensierati e come niente ci ritroviamo con una bottiglia di non filtrata tra le mani, anche in questo frangente è stato chiesto di visionare la VAR. Foto di rito con i compagni di avventura, salutiamo gli amici incontrati all'arrivo e si parte subito verso casa.

As soon as we cross the hill, our gaze flies towards Muravera, the plain with the Feraxi pond on the right and after that of Colostrai fills us with energy and we fly towards the finish line. We have about twenty kilometers to go to the headquarters. The group crumbles Bruno and Giuseppe start sprinting and we never catch them again, the rest of the group is made up of Renato, Pinuccio, Antonio, Sebastiano, Franco and myself. We ride as if we were at the head of the group, stage style of the Tour of Italy, the fight for the pink jersey. In the blink of an eye we are half a kilometer from the finish and in a final sprint everyone tries to finish first. I have never cycled so fast on any trail, but the enthusiasm of the group and the long friendship that binds each of us led us to pedal as hard as possible. Renato, who has always been behind throughout the lap, overtakes everyone with a feline shot and arrives first to follow Franco, Sebastiano, Antonio, me and Pinuccio. Upon arrival, we submitted an application to check the VAR and check some irregularities of some participants, especially Renato's teleportation. We arrive happy and carefree and like nothing we find ourselves with a bottle of unfiltered in our hands, even at this juncture we were asked to view the VAR. Ritual photos with fellow adventurers, we greet the friends we met on arrival and we immediately leave for home.

Finisher
Finisher

Ultimi commenti

04.11 | 08:15

Quest'anno avrei intenzione di provarci anche io visto che, cosa non da poco si parte da Torino la mia città, magari potrai darmi qualche consiglio......

04.11 | 08:11

ciao Michele lo vorrei fare in modo lento, hai qualche traccia gpx ?

04.11 | 08:10

Vorrei farlo nel 2023... hai qualche consiglio da darmi... ho una bici gravel e vorrei farlo con le borse laterali, forse sono troppo pesanti ? non vorrei portare la tenda, sarebbe meglio b&b

04.11 | 08:06

L'ho fatto due volte, nel 2019 con un viaggio lento mentre nel 2021 con un viaggio veloce. Devo dire la verità ho preferito il lento anche se non ho raggiunto l'obbiettivo

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